Il Mediatore europeo e l’Agenzia del farmaco
Lo scorso 17 luglio, il Mediatore europeo ha aperto un’inchiesta sulle modalità che l’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, utilizza nei rapporti con i produttori, prima che una nuova medicina venga presentata formalmente per l’approvazione. Il Mediatore vuole capire, nello specifico, come avvengono le attività di “pre-submission” dei nuovi farmaci. Fari accesi su uno dei temi più controversi dell’opinione pubblica degli ultimi anni: le procedure di autorizzazione di vaccini e farmaci in una società, quella europea, sempre più medicalizzata.
D’altra parte, il diritto alla salute necessita di un’attenzione sempre crescente degli enti regolatori. La stessa attività di lobbying dei produttori deve essere monitorata con scrupolo, alla ricerca di conflitti d’interesse ed eventuali irregolarità commesse dai funzionari. È quanto si propone di fare il Difensore Civico Europeo aprendo questo caso.
Già alla fine del 2016, O’Reilly aveva dichiarato ammissibile una parte della denuncia presentata dal Nordic Cochrane Institutecontro l’Agenzia europea del farmaco, accusata di negligenza nell’attività di verifica sui possibili danni del vaccino anti-HPV. Il tema della sicurezza dei nuovi farmaci e dei vaccini torna quindi prepotentemente alla ribalta, e impone un controllo di secondo livello a garanzia dei cittadini. Ancora una volta, quando la società civile organizzata chiede trasparenza e informazione, la difesa civica prende l’iniziativa di soddisfare questi bisogni. E in questo modo assicura la legalità (e forse anche la legittimità) di tutto l’ordinamento.