IL DIFENSORE CIVICO AMDALUSO CHIEDE PROTOCOLLI CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE NEI LOCALI NOTTURNI
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Giu 20, 2023 | News, News Internazionali | 0 commenti

IL DIFENSORE CIVICO ANDALUSO CHIEDE PROTOCOLLI CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE NEI LOCALI NOTTURNI

Il Difensore Civico andaluso, Jesús Maeztu, ha aperto un procedimento d’ufficio con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di protocolli idonei che proteggano davvero le donne da possibili minacce e aggressioni di natura sessuale nei locali notturni.

Il Ministero dell’inclusione sociale, della gioventù, delle famiglie e dell’uguaglianza e la Federazione andalusa dei comuni e le province (FAMP) adottano un solo protocollo, in questo tipo di caso, quello del Comune di Consiglio di Granada.

 

IL DIFENSORE CIVICO EVIDENZIA CHE GLI ATTUALI PROTOCOLLI ADOTTATI SONO DISCRIMINANTI

“I Protocolli debbono  prevenire davvero violenze o atteggiamenti sessisti subiti dalle donne in questi luoghi. Le famose punture per sottomissione chimica, la discriminazione nei confronti delle donne, gli attacchi al diritto alla calma e al godimento dei propri svaghi violano il diritto fondamentale alla libertà, alla libertà fisica e morale, all’integrità, all’uguaglianza, alla dignità della persona e anche nei casi più estremi il diritto alla vita”, ha espresso il Difensore Civico andaluso.

 

IL DIFENSORE CIVICO CHIEDE DI FARE PREVENZIONE

Per Jesús Maeztu, “è molto importante fare prevenzione e assicurare una reazione rapida quando si verificano attacchi in discoteche, locali notturni, bar o festival musicali, di fronte a comportamenti sessisti, che a volte possono portare ad aggressioni sessuali nello stesso spazio o fuori da esso”.

 

IL DIFENSORE CIVICO CHIEDE L’ADOZIONE DI PROGRAMMI DI PREVENZIONE E ATTENZIONE VERSO LA PERSONA OFFESA

Per il Difensore Civico andaluso i Protocolli  devono offrire linee guida comuni su come agire di fronte agli attacchi sessisti, per facilitare una risposta efficiente ed evitare ogni tipo di vittimizzazione
Il Difensore Civico andaluso ritiene che questi protocolli debbano essere disponibili per prevenire, diffondere e rendere visibili le informazioni utili in questi locali e sui social network, al fine di creare un ambiente sicuro per il personale dei locali e per il pubblico e quindi scoraggiare potenziali aggressori.

 

OCCORRONO STRUMENTI ADEGUATI

Occorrono strumenti adeguati per la prevenzione sia da parte degli amministratori che degli imprenditori della vita notturna.
Secondo il testo dell’intervento del Difensore Civico negli ultimi anni è stata confermata la necessità di strumenti per prevenire e reagire in modo specifico e adeguato alla violenza sessuale, sia da parte delle amministrazioni che dallo stesso settore imprenditoriale della vita notturna.
In Andalusia, visto l’allarme generato nell’estate del 2022 dall’aumento delle denunce di punture e sottomissione chimica a ragazze e donne in occasione di eventi festivi, diverse amministrazioni pubbliche hanno annunciato che avrebbero elaborato protocolli di azione.

 

PROPOSTE DELL’OMBUDSMAN

Tra le altre azioni, va valorizzata, a parere dell’Ombudsman, la formazione alla prevenzione delle aggressioni sessuali per tutto il personale dei locali di spettacolo (camerieri, addetti al guardaroba, dj, personale di sicurezza), comprendendo temi quali la sensibilizzazione, i concetti giuridici di base, procedure operative per agire di fronte a determinati comportamenti, coordinamento con altre risorse e attenzione alla persona interessata.

I Protocolli devono includere strumenti per l’analisi del design dei locali e l’individuazione di aree che possono essere a rischio al fine di adottare misure come migliorare la visibilità, evitare recessi, maggiore presenza di personale in determinate aree, tra le altre questioni.

Un plauso dello Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica è stato rivolto a quest’azione, apprezzando queste modalità incisive di evitare le vittime di violenza.

Annunziata Patrizia Difonte

 

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