La stretta correlazione tra Civicrazia e Andci, nasce nello spirito solidale della difesa del cittadino consapevole dei suoi diritti nell’ambito delle relazioni sociali, perchè diventi sempre più protagonista e partecipe attivo della vita nelle collettività civili, contribuendo allo sviluppo positivo e produttivo delle interrelazioni, all’evoluzione culturale.
La Difesa Civica è un’istituzione che viene da molto lontano: era praticata già nell’Antica Roma (tribuni della plebe) e dopo un lungo periodo di latenza fu riesumata in epoca moderna nel 1809 in Svezia; di lì si è progressivamente estesa a tutto il mondo.
L’attualità dell’istituzione del Difensore Civico nell’era contemporanea, è sancita dall’ONU che ne ha decretato e favorito il rafforzamento nella funzione e nel ruolo autonomo e indipendente dell’Ombudsman, istituito in 160 Paesi dei mondo sui 200 attuali.
In Europa l’ufficio è esercitato in 29 nazioni, coltivando l’esigenza di modificare radicalmente il rapporto tra P.A. e cittadino, ponendo l’accento sul dialogo e l’interrelazione piuttosto che sul rapporto d’autorità o peggio draconiano.
Ciò sia per evitare che i pubblici uffici abusino del potere loro conferito, sia per evitare che aumenti il distacco tra cittadino e istituzioni e manchi uno dei principi fondamentali dello stato di diritto, ossia il senso civico diffuso nel rispetto delle regole e della convivenza pacifica.
Il fine è quello di riattivare i meccanismi di partecipazione attiva, sia sociale sia politica, per contribuire alla diffusione del diritto nella sua forma educativa, capace di fornire le basi per una maggiore integrazione culturale in un mondo multietnico e globalizzato.
Il tutto in linea con i valori Civicratici di partecipazione, protagonismo e difesa del cittadino.
Prevedendo una sua evoluzione, è necessario prendere coscienza che nelle società attuali il vero potere che sta dietro alla politica e alla burocrazia che governano le nazioni del mondo è determinato dall’economia del profitto economico, operato dalle potenti multinazionali e dalle grandi, medie e piccole aziende, le quali, coi loro interessi economici e finanziari condizionano pesantemente la spirale degli iper-iperconsumi, che danneggiano l’ambiente vitale e condizionano la vita civile.
Per cui una sezione specifica e assolutamente strategica di ANDCI si pone, d’intesa con Civicrazia, il problema di coordinare gli Enti di difesa del settore consumo, per estendere la Difesa Civica dal comparto pubblico (pubbliche amministrazioni e istituzioni) al compartimento privato e pubblico-privato (multinazionali, grandi medie e piccole aziende, i veri attori e condizionatori del potere politico).
Esistono Aziende transnazionali che applicano concretamente codici etici nell’accordo tra proprietà, management e corpo dipendente (e grazie a questo coinvolgimento attivo superano indenni le cicliche, artificiose, crisi economiche e normalmente operano in Qualità normata applicata).
Esistono numerose Associazioni e Istituti che operano a vantaggio dei consumatori dotate di loro autonomi uffici legali.
Esistono Associazioni e Istituzioni che operano per produrre cibo sano, naturale, non inquinato e senza sfruttamento di esseri umani, certificato da organismi di garanzia.
Esistono Associazioni e Istituzioni che cooperano per il software libero su base opensource.
Esistono prodotti, di fabbricazione italiana, che possono agevolare il lavoro e le attività di ogni giorno anche del singolo cittadino dalla casa ai campi.
Nel costituirsi come Ente di collegamento tra queste aziende ed enti, ANDCI, d’intesa con Civicrazia, contribuisce a una difesa a 360 gradi del cittadino, in armonia con il suo statuto e con lo spirito civircatico: il potere ai cittadini di controllo su istituzioni e aziende per il loro buon funzionamento, rispettoso dell’ambiente e delle interrelazioni sociali e per l’avanzamento culturale generale.