Nel secondo trimestre del 2025 l’Ombudsman spagnolo ha dedicato particolare attenzione alla crescente problematica relativa alla tutela dei diritti digitali dei cittadini in relazione all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale (IA) da parte delle pubbliche amministrazioni. Il Defensor del Pueblo ha avviato un’indagine approfondita a seguito di un significativo aumento di segnalazioni concernenti presunte violazioni del diritto alla protezione dei dati personali, alla non discriminazione e alla trasparenza algoritmica nell’ambito di servizi pubblici erogati tramite piattaforme basate su IA. L’inchiesta si è concentrata sull’analisi degli algoritmi utilizzati per la valutazione di richieste di prestazioni sociali, sull’identificazione di potenziali bias discriminatori e sulla verifica delle misure adottate per garantire la comprensibilità e l’impugnabilità delle decisioni automatizzate. L’Ombudsman spagnolo ha richiesto alle amministrazioni coinvolte una documentazione esaustiva sui sistemi di IA impiegati, sulle logiche di funzionamento degli algoritmi e sulle procedure di controllo interno attuate per prevenire e correggere eventuali effetti lesivi dei diritti fondamentali. Sono state inoltre organizzate audizioni con esperti del settore, rappresentanti della società civile e cittadini che si ritengono lesi dall’operato di tali sistemi. L’obiettivo primario dell’iniziativa è quello di formulare raccomandazioni concrete alle autorità competenti al fine di stabilire linee guida chiare e meccanismi di accountability efficaci per l’impiego etico e rispettoso dei diritti umani dell’intelligenza artificiale nel contesto pubblico.
In relazione a questa cruciale iniziativa intrapresa dall’Ombudsman di Spagna, lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica esprime il proprio convinto sostegno e sottolinea la sua fondamentale importanza per la tutela dei diritti. Per lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica l’attenzione dedicata all’impatto dell’intelligenza artificiale sui diritti dei cittadini rappresenta un passo avanti decisivo per affrontare le sfide poste dalla trasformazione digitale. L’indagine promossa dall’Ombudsman spagnolo evidenzia la necessità di un approccio proattivo e di una vigilanza costante per assicurare che l’innovazione tecnologica sia al servizio del bene comune e non a discapito delle libertà individuali. Le raccomandazioni che scaturiranno da questa indagine possono costituire un modello di riferimento per altri paesi europei impegnati a definire un quadro normativo e operativo per un utilizzo responsabile e trasparente dell’intelligenza artificiale nelle pubbliche amministrazioni, garantendo così la piena tutela dei diritti fondamentali nell’era digitale.