IL DIFENSORE CIVICO IN ITALIA OGGI: LA SFIDA NORMATIVA

Lug 11, 2024 | News | 0 commenti

ANALISI DELLA FUNZIONE E DELLE SFIDE DEL DIFENSORE CIVICO NELLA TUTELA DEI DIRITTI DEI CITTADINI

Il 18 marzo 2019, il Consiglio d’Europa ha pubblicato i principi fondamentali per la protezione e promozione del Difensore Civico, evidenziando il suo ruolo cruciale nella tutela dei diritti dei cittadini. Questo istituto è dotato di ampie prerogative di autonomia e indipendenza rispetto ai vertici politici.

 

L’IMPORTANZA STRATEGICA DEL DIFENSORE CIVICO

Il ruolo dei Difensori Civici è strategico per garantire istituzioni solide e proteggere i diritti umani, in linea con gli Obiettivi 10 e 16 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

 

NORMATIVE RECENTI E IL RINFORZO DEL RUOLO

Normative recenti, come il Freedom of Information Act (F.O.I.A.) e la Legge 24/2017, hanno ulteriormente rafforzato il ruolo del Difensore Civico, attribuendogli funzioni significative, come quella di Garante per il diritto alla salute a livello regionale. Tuttavia, nonostante i benefici nella riduzione dei contenziosi amministrativi, il sistema italiano presenta ostacoli che ne hanno impedito il pieno sviluppo.

 

IL DIFENSORE CIVICO TERRITORIALE: COMPITI E FUNZIONI

Il Difensore Civico territoriale, previsto dal Testo Unico degli Enti Locali e dagli Statuti delle Province, viene nominato dal Consiglio provinciale con il compito di garantire e tutelare i diritti dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, assicurando la legittimità, l’imparzialità e il buon andamento dell’azione amministrativa.

 

LA SOPPRESSIONE DEL DIFENSORE CIVICO COMUNALE

La Legge 42 del 26 marzo 2010, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2010, ha previsto, nel contesto del contenimento della spesa pubblica, la soppressione della figura del Difensore Civico “comunale” di cui all’articolo 11 del Testo Unico 267/2000. Secondo quanto stabilito, le funzioni dei Difensori Civici comunali possono essere trasferite, mediante un’apposita convenzione, ai Difensori Civici della Provincia, che assumono la denominazione di “Difensori Civici territoriali”.

 

IL RUOLO DI MEDIATORE DEL DIFENSORE CIVICO

Il Difensore Civico territoriale ha il compito di promuovere e proteggere i diritti dei cittadini appartenenti alla comunità territoriale nei loro rapporti con le pubbliche amministrazioni. Questa figura svolge un ruolo fondamentale di mediazione tra cittadini e istituzioni, contribuendo a superare eventuali incomprensioni e a risolvere situazioni di abusi, disfunzioni e ritardi da parte dell’amministrazione.

 

VIGILANZA SUI PRINCIPI AMMINISTRATIVI

Inoltre, il Difensore Civico vigila affinché siano rispettati i principi di trasparenza, partecipazione ed efficienza che devono caratterizzare l’operato della pubblica amministrazione. Interviene a tutela dei cittadini, sia a livello individuale che all’interno delle formazioni sociali cui appartengono, e della collettività, affrontando carenze, ritardi e abusi che possano emergere nell’attività amministrativa della Provincia e degli enti o istituzioni ad essa collegati.

 

LA SFIDA NORMATIVA PER IL FUTURO

La sfida normativa per il Difensore Civico in Italia oggi risiede nella necessità di rafforzare ulteriormente la sua indipendenza e capacità operativa, affinché possa svolgere appieno il suo ruolo di garante dei diritti e di promozione della buona amministrazione.

Inoltre, sul territorio, creando massime sinergie fra Difensori Civici di ogni Ente, opera l’Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani (A.N.D.C.I.), la quale è l’unica associazione formalmente costituita per favorire la collaborazione e la cooperazione tra i Difensori Civici in tutta Italia. Fondata nel 2002, l’A.N.D.C.I. ha l’obiettivo di diffondere la cultura della Difesa Civica, salvaguardare l’indipendenza dei Difensori Civici e promuovere normative che ne rafforzino il ruolo e le competenze.

 

FINALITÀ DELL’ A.N.D.C.I.

Le principali finalità dell’A.N.D.C.I. includono la promozione della Difesa Civica in Italia, l’indipendenza dei Difensori Civici, la collaborazione con istituzioni nazionali e internazionali, la partecipazione alla stesura di normative regionali e locali che valorizzano il ruolo del Difensore Civico, la vigilanza sulla pubblica amministrazione e la formazione degli operatori della Difesa Civica. L’Associazione si impegna in azioni di comunicazione, monitoraggio delle problematiche, sensibilizzazione e collaborazione tra i Difensori Civici per assicurare la migliore tutela possibile ai cittadini e contrastare la cattiva amministrazione.

 

INIZIATIVE CONCRETE DELL’ A.N.D.C.I.

Attraverso iniziative concrete come incontri istituzionali, proposte normative, collaborazioni internazionali, formazione e azioni di sensibilizzazione, tirocini universitari, TOP MASTER, l’A.N.D.C.I. opera per promuovere e rafforzare il ruolo dei Difensori Civici in Italia, garantendo la tutela e l’indipendenza dei cittadini di fronte all’amministrazione pubblica. L’Associazione lavora per rappresentare e difendere i diritti dei cittadini, monitorare le azioni della pubblica amministrazione e promuovere la cultura della Difesa Civica in ogni ambito della società italiana.

In Italia rimane un grande vuoto nella Difesa Civica. Oltre alla sentita mancanza del Difensore Civico nazionale, ben 5 Regioni italiane non hanno ancora o non hanno più il Difensore Civico regionale: Basilicata, Molise, Puglia, Trentino e Sicilia.

 

LA SITUAZIONE IN BASILICATA

Sul numero 7 del Bollettino ufficiale della Regione Basilicata del 3 febbraio 2025, è stata pubblicata la legge regionale che istituisce le figure del Difensore civico, del Garante delle vittime di reato e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, per il diritto alla salute e degli anziani, del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, del Garante delle persone con disabilità e del Garante della natura. Si è in attesa da parte della regione per la nomina del Difensore civico mancante.

 

LA SITUAZIONE IN MOLISE

La situazione in Molise riguardante la nomina del Difensore Civico è attualmente in stallo a causa di una controversia legale. L’ultima nomina, effettuata dal Presidente del Consiglio Regionale, è stata impugnata da due candidati che hanno contestato la legittimità della nomina, sostenendo che il Consiglio non aveva rispettato i requisiti e le procedure previste dalla legge regionale n. 17/2015.

I ricorrenti hanno evidenziato che il Consiglio Regionale non aveva proceduto con la nomina entro i termini stabiliti e che la nuova nomina era stata effettuata senza una comparazione adeguata dei titoli dei candidati. Il TAR Molise ha accolto le loro contestazioni, annullando il decreto di nomina in quanto la nominata non possedeva i requisiti minimi richiesti. Questa decisione è stata confermata dal Consiglio di Stato.

Le sentenze hanno stabilito chiaramente l’importanza della comparazione tra i candidati e dei requisiti necessari per il ruolo, rendendo urgente una nuova nomina. Si chiede alla Regione Molise di procedere senza indugio alla nomina di un nuovo Difensore Civico.

 

LA SITUAZIONE IN SICILIA

In Sicilia manca la figura del Difensore Civico regionale e addirittura anche la legge, mentre in altre regioni d’Italia questa figura è prevista e aiuta a tutelare gli interessi dei cittadini nella pubblica amministrazione. Le ragioni di questa mancanza in Sicilia potrebbero essere legate a interessi diversi e alla difficoltà di introdurre in questa Regione un’innovativa figura pubblica che possa garantire l’efficienza amministrativa.

Nonostante la legge regionale siciliana del 1991 che regola il Difensore Civico comunale e provinciale, manca ancora una normativa specifica per il Difensore Civico regionale in Sicilia. La situazione è ancora più grave perché non è stata utilizzata nemmeno la possibilità lasciata da una sentenza del TAR che consentirebbe l’istituzione dei Difensori Civici comunali.

 

LA NECESSITÀ DI UN DIFENSORE CIVICO IN PUGLIA

La Commissione Affari Istituzionali ha esaminato e respinto una proposta di legge per modificare l’art. 50 dello Statuto della Regione Puglia, riguardante l’istituzione del Difensore Civico regionale. La proposta mirava a ridurre il numero di membri dell’incarico da 5 a 1 per garantire un risparmio per le casse regionali. Tuttavia, la proposta ha ricevuto sei voti contrari, tre favorevoli e l’astensione del presidente.

Emerge chiaramente la necessità di istituire la figura di Difensore Civico in Puglia per garantire la tutela dei diritti dei cittadini e della trasparenza all’interno della Pubblica Amministrazione. È importante che il Consiglio regionale della Puglia approvi subito una proposta che risponda efficacemente alle esigenze dei cittadini, garantendo al contempo un adeguato controllo dei costi.

La Commissione consiliare ha esaminato e condiviso la posizione dell’A.N.D.C.I., anche a seguito di un’audizione, ma non si è ancora provveduto.

 

SITUAZIONE TRENTINO ALTO-ADIGE

Attualmente, la Regione Trentino-Alto Adige non ha il Difensore Civico regionale specifico, essendo stato ingiustamente abrogato. Sussistono i Difensori Civici delle Province autonome di Trento e Bolzano ma non possono garantire quei necessari penetranti interventi verso Organi politici e amministrativi della Regione Trentino Alto Adige e degli Enti e Organismi regionali.

 

POSIZIONE DELL’ANDCI

L’ANDCI chiede un’attenta esame e la reintroduzione della figura del Difensore Civico in Trentino Alto-Adige, così come occorre oggi subito provvedere per le Regioni Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia, attualmente vacanti. Non è sufficiente la nomina dei Difensori Civici provinciali. La nomina del Difensore Civico regionale in Trentino Alto Adige porterebbe a un incremento della consapevolezza sui diritti civili e contribuirebbe a rafforzare il rapporto tra Cittadini e istituzioni, soprattutto in tutto l’apparato regionale.

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