TRASPORTO PUBBLICO IN TEMPO DI PANDEMIA E DIFESA CIVICA

Ott 24, 2020 | News | 0 commenti

In un periodo di crisi pandemica come questo che stiamo attraversando, tutti i nodi vengono al pettine.

In particolare le disfunzioni del sistema di trasporto pubblico campano si palesano e si ripetono con aspetti di rilevante gravità e con cadenze davvero inaccettabili.

A farne le spese sono i cittadini, i quali ,già oltremodo stressati e preoccupati dalla situazione sanitaria, devono affrontare continui disagi nella loro vita quotidiana come quelli che devono subire per guasti e inefficienze che vanno ad aggiungersi al rischio di contagio per sovraffollamento.
A Napoli da tempo ormai la Cumana che trasporta ogni giorno migliaia di pendolari registra il tutto esaurito tra i suoi vagoni che vede gli sventurati passeggeri viaggiare stipati uno contro l’altro, peggio delle sardine, in barba a tutte le regole anti-Covid che prevedono, come è noto, il distanziamento, i dispenser igienizzanti e il ricambio d’aria.
Avarie, treni soppressi, ritardi ed attese in panchina sono all’ordine del giorno.
Ricordiamo per lo scalpore suscitato, il recente caso del “treno nuovo dell’EAV subito in avaria” sulla Circumvesiana da Sorrento per Napoli con i passeggeri bloccati nei vagoni senza aria condizionata e con porte e finestrini sigillati.
Questa purtroppo è la situazione incredibile in cui versano quotidianamente i trasporti pubblici campani e che evidenziano una colpevole carenza gestionale di questo vitale settore per i cittadini.
D’altra parte non si può sostenere, come alcuni ripetono stancamente, che la colpa sia del coronavirus perché sappiamo bene che il problema ha origini precedenti.

Certo il Covid 19 ha aumentato le difficoltà, ma se nel periodo del lockdown e post lockdown il disagio è stato attenuato per la drastica diminuzione delle esigenze di trasporto, era prevedibile che con la ripresa delle attività scolastiche e gran parte di quelle lavorative, il vero nodo sarebbe stato quello dei trasporti pubblici locali e regionali.
Trasporti che, già cronicamente carenti, con le contestuali disposizioni antiCovid sul distanziamento, non sarebbero stati in grado di soddisfare il previsto incremento di domanda a meno di un pianificato urgente programma di aumento delle dotazioni di mezzi e personale.
Forse era chiedere troppo agli attuali responsabili campani del settore.
Ma a fare chiarezza alla radice del problema era da tempo intervenuto tempestivamente il Difensore Civico campano, l’Avv. Giuseppe Fortunato, al fine di garantire ai cittadini servizi pubblici di qualità e di piena sicurezza in questo complicato momento pandemico. Un manager nominato senza i requisiti neanche per essere dirigente e senza concorso non può certo fare altro che peggiorare i problemi.
Purtroppo, allo stato attuale si può soltanto attenuare il disagio causato, intervenendo in modo urgente.
Oggi l’intero settore del trasporto pubblico non solo campano ma anche italiano, a prescindere dalla pandemia e da direttore senza neanche i titoli minimi che lo stesso EAV richiedeva, richiede già da tempo una riorganizzazione a 360 gradi con progettualità e risorse adeguate sul modello delle principale metropoli europee. Figuriamoci che succede la situazione dell’EAV.

 

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