Il Difensore Civico è un organo autonomo e indipendente che interviene a garanzia dei diritti e degli interessi dei cittadini nei confronti dell’amministrazione pubblica e di tutti quei soggetti, anche privati, che svolgono una funzione pubblica o di pubblico interesse, come i gestori di acqua, luce e gas. Interviene, sia su richiesta che d’ufficio, per tutelare i cittadini in tutti i casi di cattiva amministrazione quali carenze, disfunzioni, abusi o ritardi ecc. È nominato per il periodo prescritto dal Consiglio regionale presso cui ha sede e il servizio che offre è gratuito e aperto a tutti. L’intervento può essere richiesto senza particolari formalità sia da singoli cittadini che da associazioni, comitati, organismi di tutela. Analizza la pratica ed esprime un parere motivato sulla controversia per chiarire al segnalante l’azione dell’Ente o per suggerire all’Ente una diversa soluzione ai problemi riscontrati dai cittadini e non può:
• intervenire nelle questioni tra privati (ad esempio, liti condominiali, separazioni e divorzi, questioni relative ad eredità), compresi i rapporti di lavoro;
• assistere il cittadino in giudizio;
• effettuare perizie o valutazioni tecniche;
• interrompere con il suo intervento i termini di un procedimento;
• applicare sanzioni;
• intervenire nelle questioni che riguardano la magistratura, le forze dell’ordine e l’esercito.
Una figura dunque di fondamentale importanza per i cittadini, troppo spesso sballottati da un ufficio all’altro e generalmente soccombenti ogni qual volta hanno la necessità di confrontarsi con la Pubblica Amministrazione. Potrebbe ricorrere alla giustizia amministrativa, con l’assistenza di un legale, con costi non prevedibili e con tempi altrettanto incerti, ma il legislatore ha previsto anche la possibilità di rivolgersi gratuitamente ad una figura, come quella del Difensore Civico il cui principio di azione è l’imparzialità, caratteristica indispensabile per poter garantire la mediazione fra cittadino e pubblica amministrazione. Assume quindi il caso e lo analizza sotto il profilo tecnico e normativo, garantendo pure la dovuta riservatezza.
E’ proprio per questo motivo che, pur sembrando paradossale, tale figura è spesso osteggiata proprio da quella stessa Amministrazione Pubblica che dovrebbe – per compito istituzionale – essere a disposizione dei cittadini e fornire dei servizi pubblici di qualità. Diversi sono i modi con i quali vengono posti questi ostacoli. Abbiamo il caso della Lombardia, dove è stato nominato, contro ogni minima regola di buon senso e di motivazione, un soggetto munito di licenza mediainferiore che dovrebbe poter garantire ai cittadini il possesso di competenze giuridiche, economiche ed organizzative, meritevole di aver solo occupato alcune poltrone grazie alla politica. Abbiamo poi i casi del diniego totale, come avvenuto nella Regione Puglia, nella quale nel 1981 il Consiglio regionale approvò la legge n. 38 istitutiva di questa figura di garanzia ed a distanza di 30 anni da quella data, i cittadini pugliesi aspettano ancora che le legge n. 38 trovi attuazione, o nella Regione Calabria, insensibile anche alla raccolta firme organizzata dai cittadini, o nella Regione Sicilia dove la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini si consuma in maniera più che evidente nascondendosi dietro la giustificazione della Regione a Statuto Speciale. Tutto questo è però perfettamente in linea con quanto accade a livello nazionale. L’Italia infatti è purtroppo l’unico stato fondatore dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa privo di un compiuto sistema di difesa civica a livello nazionale. Soppressi invece dalla legge finanziaria per il 2010 la figura dei Difensori Civici comunali.
Quale futuro quindi per i cittadini italiani, che nell’ottica di un’Europa unita e funzionale si trovano ad essere discriminati rispetto agli altri cittadini europei? Ricordiamolo che eliminare le discriminazioni e la cattiva amministrazione influisce sul modo di definire le politiche di un territorio e significa promuovere il benessere di quel territorio e migliorare la qualità della vita.
Elio Aliperti