Nel secondo trimestre 2024 un rilevante esempio di azione del Difensore Civico Nazionale è l’analisi sulla situazione del giornalismo in Montenegro.
Il Difensore Civico del Montenegro ha rappresentato la sua analisi nell’incontro con Teresa Ribeiro, rappresentante dell’OSCE per la libertà dei media.
Il Difensore Civico di Montenegro Bjekovic ha evidenziato che la posizione dei giornalisti in Montenegro è ancora generalmente sfavorevole, anche a causa di una marcata polarizzazione nello spazio mediatico, stanti le consolidate divisioni politiche e sociali.
Nella sua analisi il Protettore dei diritti del Cittadino e delle libertà ha anche evidenziato la posizione sfavorevole dei giornalisti a causa dello status giuridico-lavorativo spesso non regolamentato e insicuro, della mancanza di sostegno istituzionale nella loro istruzione e formazione e delle forti pressioni politiche ed economiche a cui sono esposti.
Tale nociva situazione è aggravata dalla mancanza di un organismo unico di autoregolamentazione, che potrebbe diminuire alcuni fenomeni negativi sul giornalismo in Montenegro, come la mancanza di professionalità e di responsabilità e come le informazioni false e sensazionali su temi importanti e riguardo a categorie sensibili come bambini, donne, vittime di violenza e di gruppi etnici e religiosi. L’informazione, come ha evidenziato l’Ombudsman montenegrino, deve essere veritiera e lo Stato deve favorire un giornalismo con alta professionalità e deontologia.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica si congratula con l’Ombudsman per la lucida narrazione circa il giornalismo in Montenegro, affrontando la situazione senza edulcorarla.
Avere il Difensore Civico montenegrino evidenziato dove si è, che cosa manca e che cosa occorre fare è un grande passo avanti, anche con applicazione in altri Paesi, per risolvere la problematica della comunicazione veritiera e del futuro del giornalismo.