L’avv. Giuseppe Fortunato, Difensore Civico della Regione Campania, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato per una vicenda riguardante il Comune di Sassano, in provincia di Salerno.
Lo scorso autunno infatti il Comune aveva declinato l’invito del Difensore Civico, fatto su esplicita richiesta di alcuni cittadini, ad applicare il regolamento sulla partecipazione popolare.
Finalmente sembrava potersi realizzare l’auspicato passaggio da una democrazia rappresentativa ad una democrazia partecipativa prevedendo, per la prima volta nella Storia:
- Comune con amministratori sottoposti a un preciso codice deontologico;
- nomine a tutti i livelli con procedure trasparenti, con curricula pubblicati preventivamente sul web per osservazioni di tutti, e pienamente meritocratiche;
- referendum propositivi e direttamente deliberativi;
- Garante del Cittadino, dando potere a ogni singolo Cittadino, davvero indipendente perché nominato dal Forum dei Cittadini (e non dai politici);
- bilancio partecipato e sociale con ascolto e potere decisionale dei Cittadini;
- collegamento formale, regolamentare e istituzionale del comune alla Macroregione Mediterranea, organismo partecipativo dell’Unione Europea.
Avremmo avuto a Sassano il primo regolamento utile per un cambiamento epocale in favore del “Cittadino Protagonista”, realizzando così un modello-guida anche per tanti altri Comuni civicratici.
Dopo la nomina del Commissario ad Acta, l’ iter burocratico ha però subito dei rallentamenti, poiché il TAR di Salerno, intervenuto sulla vicenda, ha ritenuto che, per il solo regolamento di partecipazione e non per tutti gli atti omessi, avrebbe dovuto essere il Presidente della Regione e non il Difensore Civico a commissariare il Comune.
La parola passa ora al Consiglio di Stato per la risoluzione definitiva della vicenda.