Oggi il sopralluogo ad Agrimonda
Oggi venerdì 30 giugno 2023 l’ulteriore sopralluogo grazie ai commissari ad acta nominati dal Difensore Civico campano per Agrimonda.
Un’ulteriore azione di un lungo combattimento di Comitati di Cittadini e della Difesa Civica contro l’ecomostro in Mariglianella che danneggia i Cittadini anche della vicina Marigliano.
I veleni, individuati nelle falde acquifere dalle analisi Arpac, continuano a devastare. Un disastro ambientale dovuto da 28 anni di veleni.
Era il lontano 18 luglio del 1995 quando quella maledetta rivendita di fitofarmaci, Agrimonda S.r.l., andò a fuoco, incidente dovuto ad un incendio doloso. Le ceneri combuste tossiche sono state rimosse dopo 23 anni. Ora si attende da 5 anni l’intervento di bonifica definitiva delle aree inquinate. Chi ne paga le spese siamo noi Cittadini.
I risultati delle indagini nel suolo e nella falda acquifera
Tali risultati hanno dimostrato elevate concentrazioni di metalli pesanti, fitofarmaci, sostanze cancerogene varie.
E’ una realtà molto grave e allarmante che non solo non viene resa pubblica dagli Enti coinvolti ma senza l’intervento costante del Difensore Civico campano non sarebbe stata neppure affrontata.
Infatti alcune prescrizioni dell’ARPAC, impegnata dal Difensore Civico, che furono fatte nella conferenza dei servizi del 22 marzo 2022 presso la Regione Campania non sono mai state prese in considerazione dal Comune di Mariglianella (in particolare allargare le indagini sulla falda acquifera per comprendere l’estensione dell’inquinamento sul territorio).
La bonifica del sito Agrimonda è ferma
L’intenso pressing ha portato che sono stati assegnati alla Regione Campania dal Ministero dell’Ambiente due milioni di euro per tale area le cui falde sono contaminate da anticrittogamici e chimici per l’ agricoltura tra cui anche il DDT.
Eppure la Regione Campania ritarda gli interventi.
I Cittadini attendono ancora dalla Regione Campania l’assenso sullo schema di accordo propedeutico al trasferimento delle risorse idonee alla messa in sicurezza del sito e alla bonifica.
A seguito di un nuovo reclamo dei cittadini, il Difensore Civico ha inviato nuovamente Commissari ad acta nei Comuni di Marigliano e Mariglianella,
Anche i Comuni non provvedono neppure alle opere di emergenza.
Già una volta il Difensore Civico Avv. Giuseppe Fortunato dovette commissariare, provvedendo e dando disposizioni per il futuro.
Non essendo state rispettate dai comuni le sue prescrizioni, il Difensore Civico è intervenuto con nuovi commissariamenti.
L’obiettivo è dare risposte concrete all’emergenza e fare chiarezza sui ritardi, omissioni e inadempienze da parte delle autorità comunali in relazione alla tutela della salute pubblica. Si tratta dei Commissari Avv. Valentina Paglia e Prof.ssa Daniela Guerriero.
I commissari ad acta del Difensore Civico operano per “interventi di estrema urgenza per la messa in sicurezza” delle aree e stanno anche dando una spinta propulsiva a tale drammatica situazione.
Purtroppo, nonostante i ripetuti solleciti del Difensore Civico, niente si era mosso. I sindaci dei due Comuni, erano stati invitati dal Difensore Civico Regionale, già da tempo, ad adottare ogni misura necessaria a tutelare la salute dei cittadini, ma senza riscontro.
Non si può più aspettare.
Il telone posto per la messa d’emergenza sul sito dei veleni, per non fare ulteriormente inquinare le falde acquifere, ha favorito il ristagno d’acqua.
In pratica vi è un acquitrino maleodorante con carcasse di animali.
Nell’inerzia dei comuni si è anche rotto ai lati perimetrali, estendendo il pericolo estremo.
L’inquinamento di Agrimonda non ha confine e rimane sempre evidente la “colpevole INERZIA”
Gli Enti istituzionali hanno fatto sì che siano trascorsi 28 anni senza limitare le conseguenze del disastro ambientale-sanitario.
Anche i Difensori Civici precedenti all’Avv. Giuseppe Fortunato erano rimasti inerti mentre l’Avv. Fortunato ha costretto ARPAC, Ministero, Regione Campania a dover prendere atto della gravità della situazione e ha “bicommissariato” i Comuni.
La legge dovrebbe dare poteri al Difensore Civico di commissariare anche altri Enti.
Si potevano evitare i rischi per la salute pubblica?
Un interrogativo che ha la risposta di natura affermativa. Certo che si poteva evitare. Bisognava che Ministero, Regione, Comuni agissero subito e evitassero le infiltrazioni dei residui dell’incendio di prodotti anticrittogamici e chimici per l’agricoltura nelle acque di falda.
Agrimonda, questione nazionale
A non far calare il silenzio su Agrimonda ha contribuito, oltre il Difensore Civico, anche la coalizione nazionale di associazioni Civicrazia che ne ha fatto un caso nazionale.
Anche l’Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani ha tenuta viva la vicenda a livello nazionale, non facendo calare l’attenzione sul dramma che si vive nei due Comuni di Marigliano e Mariglianella dov’è collocato l’ecomostro di Agrimonda.
Noi Cittadini, purtroppo constatiamo che i Comuni non si svegliano
I Comuni continuano a fare come “Ponzio Pilato”, dicendo che “non c’entrano” nella vicenda! Il Comune di Marigliano addirittura sostiene assurdamente che l’area “AVVELENATA ED INQUINATA” non riguarda il Comune di Marigliano ma solo il Comune di Mariglianella.
I cittadini di Marigliano (che “vivono” a due metri dal sito) hanno ravvisato una totale indifferenza e giustamente il Difensore Civico ha commissariato anche Marigliano.
È inconcepibile e inaccettabile che un Ente – davanti ad una situazione che interessa “LA TUTELA E LA SALUTE DEI CITTADINI” – se ne lavi le mani e volti la faccia a un’altra parte.
Agli abitanti che “VIVONO” nel territorio del Comune di Marigliano (a due metri dall’area TOSSICA) non interessa “CATASTALMENTE”, in quale Comune si trova la fonte dell’inquinamento mortale.
E quello che sappiamo è che la nostra salute e la stessa aria che respiriamo sono a rischio ogni giorno. Non vogliamo stare a guardare mentre passano gli ANNI nell’incuria e nel degrado delle aree, non vogliamo più aspettare che i Sindaci di Marigliano e Mariglianella si ricordino di noi. È anche vergognoso che un Comune scarichi su un altro Ente senza fare “NULLA” al riguardo.
Il Difensore Civico ha effettuato tali commissariamenti sulla base dei risultati delle analisi del Piano di Caratterizzazione e delle analisi di rischio validati da ARPAC.
Ecco che ci sta ad Agrimonda:
DDT= primo insetticida moderno; il DDT è un composto organico clorurato ed è un inquinante organico persistente e altamente resistente nell’ambiente. Il suo tempo di dimezzamento è stimato in 2-15 anni e rimane immobile nella maggior parte dei suoli. L’uso agricolo è vietato dal 1972 negli USA e dal 1978 in Italia. É cancerogeno.
LINDANO = insetticida. Nell’uomo, il lindano attacca principalmente il sistema nervoso, il fegato e i reni e, con probabilità, è anche un agente cancerogeno e perturbatore endocrino. Il suo impiego è attualmente vietato in Italia.
ENDOSULFAN = insetticida. É un interferente endocrino.
PARATHION = noto anche come Folidol, è un insetticida. È altamente tossico per gli organismi viventi compresi gli esseri umani.
PENDIMETHALIN = erbicida estremamente tossico per l’uomo
DCPA (Dacthal, Chlorthal-dimethyl) > erbicida altamente tossico e persistente, non più in commercio in Europa dal 2009 e sospetto cancerogeno per l’EPA americana.
LINURON = erbicida, considerato potenzialmente cancerogeno.
IDROCARBURI PESANTI > potenziali cancerogeni ed interferenti endocrini.
DIOSSINE e FURANI = cancerogeni e interferenti endocrini.
Queste sono una parte delle dannose sostanze tossiche accertate per la popolazione e per l’ambiente.
Nessuno può ora più ridimensionare Agrimonda
Sono passati 28 anni, peraltro sotto gli OCCHI ed il NASO di TUTTI, negando l’evidenza.
Come quando non vennero diffusi i risultati della caratterizzazione svolti da Arpac, ci chiediamo perché tanti misteri e mancanza di trasparenza da parte dei due Comuni?
Secondo i Cittadini queste risposte devono essere date, con estrema chiarezza, e trasparenza da ciascun organo preposto.
Il Difensore Civico scrive negli atti: “conflitto negativo di competenza (qui vulgo dicitur “scaricabarile”)”.
In pratica ciascuno faceva finta che il problema non era suo.
Questo non deve accadere mai più!
Ciro Tufano,
per i Comitati dei Cittadini di Mariglianella e Marigliano contro l’ecomostro di Agrimonda