Sono trascorsi circa tre mesi da quando il Comune di Vasto ha bandito due concorsi, destinati a disabili muniti di patente, per un posto fisso di “addetto alla registrazione dati”; il requisito: una patente B in corso di validità. Ma chissà a cosa potrebbe servire questa, non avendola, il Comune, richiesta nemmeno ai normodotati, per un posto analogo con medesima categoria e posizione economica (B3)!?
Non è un caso che tale vicenda abbia innescato un caso mediatico. Stavolta, però, è il Difensore civico regionale, l’avvocato Fabrizio Di Carlo, a farsi sentire dall’amministrazione Menna, a seguito di un esposto presentato dal consigliere di opposizione Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia – An), insieme ai colleghi di minoranza Francesco Prospero e Alessandro d’Elisa.
Dopo oltre una settimana di silenzio, l’amministrazione Menna ha sostenuto, in una conferenza stampa, che il requisito fosse stato inserito perché i bandi per disabili fossero in realtà destinati a due figure da adibire a “messi notificatori”; l’opposizione ha ribattuto, invece, che il testo facesse pensare a due figure prettamente impiegatizie e che la qualifica di “messo notificatore” non fosse neppure menzionata nei medesimi bandi.
L’avvocato Di Carlo sposa le tesi dei consiglieri di minoranza e scrive che “deve anche rilevarsi che le relative materie d’esame scritte, pratiche ed orali, sono tutte incentrate nel campo giuridico amministrativo, per cui non appare logico che i medesimi vincitori possano poi essere assegnati a ricoprire profili professionali ed a svolgere mansioni diverse per le quali non sia stato accertato il reale livello di preparazione”, e aggiunge che “in base al reale e sostanziale contenuto dei bandi in questione entrambe le qualifiche ed i profili professionali sono da classificare come personale impiegatizio interno”. Il Difensore civico regionale, insomma, conferma che questi bandi fossero destinati a due posti da impiegati, e che nulla avessero a che vedere con la figura del “messo notificatore”.
Ora, di fronte alla richiesta di chiarimenti, da parte del Difensore civico, si tratta soltanto di scegliere se fare dietrofront e riaprire la selezione per disabili anche ai partecipanti non in possesso di patente di guida, oppure tentare una nuova colossale “arrampicata sugli specchi”.
Si spera prevalga il buon senso e venga corretto il bando. Sarebbe una vittoria per la città di Vasto e per la giustizia.