L’insediamento del Commissario ad acta presso il Comune di Salerno disposto dal Difensore Civico campano, l’Avv. Giuseppe Fortunato per la mancata adozione del regolamento municipale per gli istituti di partecipazione popolare, continua ad essere contrastato dalla Amministrazione Comunale. Questo Comune sta disattendendo, così, i disposti di una legge della Repubblica Italiana, il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n.267, che stabilisce i principi e le disposizioni in materia appunto di ordinamento degli enti locali italiani.

Gli articoli di interesse specifico che riguardano l’adozione di regolamenti per gli organismi di partecipazione sono il 7 e l’8 che non si prestano a interpretazioni difficoltose o soggettive. Appaiono infatti di stesura chiara e semplice e si riportano di seguito in stralcio per opportuna conoscenza del lettore:

“Art.7 Regolamenti

Nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dello statuto, il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l’esercizio delle funzioni.
Art.8 Partecipazione popolare

I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.”

E’ dal 25 settembre 2017 che il Difensore Civico campano invita, avverte, sollecita all’ottemperanza il Comune di Salerno, prima di essere costretto a nominare il Commissario ad acta nella persona della Dott.ssa Sonia Caputo, ai sensi del successivo Art. 136 “Poteri sostitutivi per omissioni o ritardo di atti obbligatori”, con il compito di emanare entro 60 giorni il previsto Regolamento.
A tutt’oggi, non sono bastati due Decreti del Difensore Civico, entrambi sospesi con dispositivo monocratico dal TAR di Salerno per consentire l’insediamento del “Commissario ad acta”.
Comunque, come affermato in ogni occasione dall’Avv. Fortunato, “la strada da seguire è questa, cioè far concretamente ottemperare alle normative rimaste lettera morta. I commissari ad acta daranno ai Cittadini quanto finora è mancato. A Salerno, così come in altri Comuni come Villaricca e Sassano mancava completamente il regolamento, sussistevano tutti i presupposti del mio intervento…, darò ai Cittadini quei poteri che la classe politica non vuole dare”.
Una dura e lunga battaglia contro modi di intendere l’amministrazione pubblica come potere personale, come risorsa di privilegi a danno dei Cittadini per anni vessati da sistemi politici pseudo democratici e illiberali. Tanta carne al fuoco per il Difensore Civico campano, ma i risultati cominciano ad arrivare, sempre più numerosi, in termini di rispetto della legalità, della meritocrazia e della dignità delle persone.