ISTITUIRE SUBITO IL DIFENSORE CIVICO NRGLI ATENEI
Università

Lug 18, 2023 | News | 0 commenti

UN DIFENSORE PER I DIRITTI DEGLI STUDENTI 

Negli ultimi anni vi è stata la graduale istituzione, nelle varie Università italiane, del Difensore Civico. Denominato in vario modo (Difensore Universitario, Difensore civico degli Studenti o semplicemente Difensore degli Studenti) è certamente una novità di rilievo per il mondo accademico che può diventare cassa di risonanza per diffondere la cultura della Difesa Civica in Italia.

Nelle mie attività per la Difesa Civica non ho mancato di denunciare l’Italia presso la Commissione U.E. per la perdurante carenza nell’istituire un Difensore civico nazionale, oggetto di silente dibattito politico ormai da diversi anni. Sono state depositate anche due petizioni: una alla Camera (la n. 288 del 2 maggio 2023) e l’altra al Senato (la n. 398 del 12 aprile 2023).

Un “deficit democratico” che è stato rilevato persino dal Comitato dei diritti umani dell’ONU già nel 1994 e ribadito, più di recente, dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.

 

DAL DIFENSORE CIVICO AL DIFENSORE UNIVERSITARIO: IL CASO ITALIANO 

È inevitabile che il rapporto tra pubblica amministrazione e Cittadino abbia nel tempo momenti di frizione, soprattutto quando le istanze di quest’ultimo non trovano una pronta risposta o quando la stessa non è quella auspicata.

La  Missione dell’ Associazione Nazionale Difensori Civici Italiani è batterci affinché tutti gli enti pubblici rappresentativi, sulla spinta del legislatore unionale, istituiscano la figura del Difensore Civico. E’ una Missione condivisa dall’intera coalizione delle Associazioni in Civicrazia.

Al Difensore Civico, richiesto indipendente e autorevole perché non nominato arbitrariamente,  viene affidato l’arduo compito di mediare gli interessi in gioco, permettendo così di evitare che la disputa possa arrivare in un’aula (già troppo affollata) di tribunale.

Negli ultimi anni anche le Università italiane stanno sperimentando (positivamente) la figura del Difensore Civico (studentesco), un organo che proprio in un contesto come quello universitario pieno di vicissitudini e diritti – alcuni a volte gridati a gran voce dagli studenti – sta riuscendo al meglio nel suo ruolo. Non di rado, infatti, lo studente, qualora ritiene di essere stato leso in un proprio diritto a seguito di disfunzioni, carenze o omissioni da parte degli uffici di ateneo,  investe della questione il Difensore Civico Studentesco che, come garante dell’ imparzialità e della trasparenza, cerca con i suoi buoni uffici di risolvere la diatriba.

Meritorio è l’esempio dell’Università di Camerino che ha addirittura emanato un proprio regolamento già nel 2015 al fine di disciplinare l’attività del Difensore civico degli Studenti anche sotto il profilo etico.

 

IL DIFENSORE CIVICO UNIVERSITARIO: IL FULGIDO ESEMPIO SPAGNOLO 

La Spagna è nazione virtuosa in Europa: tutte le Università hanno un proprio Difensore Civico.

Anzi, tale figura è disciplinata e imposta per legge (14° disposizione della Legge Organica 6/2001 modificata dalla Legge Organica 4/2007).

Il suo compito principale è quello di garantire il rispetto dei diritti e delle libertà dei docenti, degli studenti e del personale amministrativo e di servizio, di fronte all’azione dei diversi organi e servizi dell’Ateneo.

La sua azione è volta al miglioramento della qualità universitaria in tutti i settori, non è soggetta a mandato imperativo di alcun organo universitario ed è improntata ai principi di indipendenza e autonomia.

Gli Statuti universitari stabiliscono la procedura per l’elezione o nomina, la durata del mandato, il loro regime di funzionamento ed eventuali incompatibilità con altre cariche. Di solito il mandato è quadriennale e la nomina è di competenza del Senato accademico o del Rettore o del Consiglio di Amministrazione (Università private) e annualmente viene presentata pubblicamente una relazione sul suo operato.

 

IL CASO MULTIVERSITY 

In Italia una lettera di denuncia è pervenuta al Difensore Civico della Regione Campania, avv. Giuseppe Fortunato da parte di un candidato ad una procedura selettiva per un posto da ricercatore presso l’Università Pegaso di Napoli. Cocente era il rammarico per la mancata istituzione del Difensore Civico nell’Università che avrebbe evitato strascichi contenziosi nella controversia insorta tra il candidato stesso e l’Università.

In tale occasione è stato appurato  che, finora, tutte le Università del Gruppo Multiversity (Pegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma) sono fra le poche Università telematiche sprovviste di un proprio Difensore Universitario.

Vero è che, in Italia, l’istituzione del Difensore Universitario non è (o non è ancora) imposta per legge (anche se è meritorio l’esempio di un sempre maggior numero di Università, pubbliche e private, che apportano modifiche statutarie per introdurre questa importante e decisiva figura con l’intento di incrementare l’autorevolezza e la credibilità del loro operato).

D’altro canto, confidiamo che la mancata istituzione del Difensore universitario negli Atenei del Gruppo Multiversity sia ascrivibile a dimenticanza perché non mancano persone molto sensibili in proposito. Confidiamo che,  entro brevissimo termine, non saremo delusi nelle nostre giuste aspettative.

 

DIFENSORE UNIVERSITARIO: ANELLO DI (RI)CONGIUNZIONE TRA STUDENTE E ATENEO 

È quindi una figura, quella del Difensore Universitario, che oggi più che mai si ritaglia un ruolo di primo piano: la speditezza e l’informalità coniugati con la propensione riconciliativa portano a ritenere indispensabile l’istituzione del Difensore universitario, specie in quelle Università avvezze al cambiamento che propugnano una visione avveniristica e moderna dell’approccio al sapere.

Il Difensore Universitario è l’anello di (ri)congiunzione con l’apparato amministrativo, spesso vissuto come una vera e propria zavorra per lo Studente, impegnato a seguire lezioni, a calendarizzare esami spesso impegnativi e a conciliare i ritmi di vita e lavoro, e per tutti gli operatori o utenti o candidati del sistema universitario. Un grande risultato, quindi, per la trasparenza e la meritocrazia!

Antonio Visicchio, Avvocato,  Referente Civicrazia e A.N.D.C.I. per l’Università e la Ricerca scientifica.

 

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