A volte mi chiedo: ma se si svegliasse per un momento l’ultimo Re delle Due Sicilie Francesco II, cosa direbbe nel vedere ridotto in queste condizioni il suo ex Regno? E pensare che Ferdinando II voleva costruire il ponte di Messina. L’opera non si è potuta realizzare per la peculiarità sismica del terreno. E oggi si continua a parlare ancora del ponte di Messina.
I problemi ambientali, della salute, unitamente alle annose inefficienze amministrative della Regione Campania, continuano a tenere banco. La politica è tutta assorta per prepararsi ai nastri di partenza per la campagna elettorale. Tutti fanno finta di non vedere come è stato sfigurato uno dei territori più suggestivi e unici del nostro Paese, con grandissime potenzialità ancora tutte da valorizzare. Solo il Difensore Civico della Campania, con la sua azione istituzionale sta facendo emergere delle aberranti negligenze di una classe politica sorda ad ogni richiamo alla legalità e all’efficienza amministrativa. L’ultima azione, conseguita con la forza della legge dall’Avvocato Giuseppe Fortunato, può essere catalogata come un vergognoso scandalo con un rimpallo di 25 anni di responsabilità tra i vari attori amministrativi e politici. I cittadini dei Comuni di Marigliano e Mariglianella da 25 anni sono costretti a convivere con un “mostro” che provoca gravissimi problemi di inquinamento, compromettendo anche la salute dei residenti. A nulla sono serviti i richiami del Difensore Civico della Campania agli amministratori dei due Comuni. Nessuno è intervenuto, nessuno ha visto nulla. Neppure lo “sceriffo” che sta scorrazzando da un capo all’altro il territorio regionale chiedendo ai cittadini di non togliergli la poltrona.
Come sempre, con grande spirito di responsabilità l’Avvocato Giuseppe Fortunato, visto che i suoi richiami non sono serviti a nulla, ha nominato due Commissari ad Acta per i due Comuni interessati per cercare di risolvere l’annosa questione. Anche questo episodio di spregio nei confronti dei cittadini campani ci aiuta a comprendere il ruolo centrale che riveste la figura del Difensore Civico della Campania che rimane l’unico riferimento concreto che i cittadini hanno per far sentire la loro voce.