DIFENSORE CIVICO PRESSO LA REGIONE CAMPANIA
Il Difensore Civico presso la Regione Campania è stato relatore sabato 17 dicembre presso il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana in provincia di Napoli nel corso di aggiornamento professionale per giornalisti “La Privacy, tra diritto di cronaca e deontologia”.
“Importante partire dalla Verità, affermando sempre la Dignità della persona” – ha evidenziato l’Avv. Giuseppe Fortunato.
ANALISI
Partendo dall’esame del diritto di cronaca giornalistica quale diritto pubblico soggettivo, derivante dall’art. 21 della Costituzione, correlato all’interesse generale della collettività (già Corte Cost. 105/1972 e 224/1974), l’Avv. Giuseppe Fortunato – anche analizzando una serie di sentenze della Cassazione – ha evidenziato come l’interesse generale cresca (e come i limiti diminuiscano) più ci si avvicini allo Star System o sia coinvolta la Pubblica Amministrazione.
Per fornire massima chiarezza ha poi analizzato molte pronunce dello stesso Consiglio dell’Ordine, traendo esempi specifici, suscitando vivo interesse da parte dei numerosissimi giornalisti presenti.
Durante il Corso sono state anche esaminate le violazioni della privacy le quali possono anche costituire un reato e affrontati specifici aspetti.
La legge punisce sia chi utilizza i dati personali altrui in modo illecito, sia chi non li protegge.
LE SANZIONI PREVEDONO
· La reclusione da 6 mesi a 3 anni nel caso di trattamento illecito dei dati personali al fine di trarre un profitto o di recare danno a un soggetto terzo;
· la reclusione da 6 mesi a 3 anni per chi dichiara o attesta il falso, anche attraverso la produzione di documenti falsi che vengono esibiti dinanzi al Garante per la privacy;
· la reclusione da 3 mesi a 2 anni per il mancato rispetto dei provvedimenti del Garante della Privacy;
· l’arresto fino a 2 anni o l’ammenda da 10.000 a 50.000 euro nel caso in cui non vengano messe in atto le misure di sicurezza per la protezione della privacy.
Il Difensore Civico ha altresì evidenziato come debba essere motivata ogni limitazione all’accesso agli atti e come il silenzio della Pubblica Amministrazione su richieste, non essendo motivato, è sempre illegittimo.
In proposito, a margine dell’Incontro molti giornalisti hanno avuto specifiche informazioni, su casi trattati, per dare trasparenza a vicende pubbliche, per superare resistenze indebite di locali amministrazioni.
Francesca Beneduce
Giornalista, criminologa, esperta di politiche paritarie e di genere.
Valutatrice Performance P.A