CITTADINI E OPERATORI SANITARI CON IL DIFENSORE CIVICO
Attraverso la Legge Gelli – Bianco, il legislatore ha sviluppato l’istituto del Difensore Civico, posto a garanzia e tutela del cittadino, con il compito precipuo di tutelare il Diritto alla Salute.
Oltre i singoli Cittadini, lesi nei loro diritti, possono rivolgersi al Difensore Civico gli stessi operatori sanitari.
Da qualche anno ormai i “Pronto Soccorso” dei presidi ospedalieri, ma anche le guardie mediche ed in generale quelli che sono i presidi dedicati alla cura della salute alla persona, sono ritenuti pericolosi e ad alto rischio.
In essi è poco il personale, sono cattive le condizioni in cui si è costretti a lavorare, trionfa l’incuria dei luoghi.
Eppure i supporti normativi ci sono. Perché non vengono attuati?
Un valido contributo per sollecitare i lavori di messa in sicurezza delle guardie mediche e dei presidi sanitari più esposti al rischio può essere assicurato dai Garanti per il diritto alla salute, funzione presente nelle Regioni italiane e attribuita ai Difensori Civici ai sensi dell’articolo 2 della legge 8 marzo 2017, n. 24 (Gelli – Bianco).
GARANTE
L’importanza della funzione di Garante della Salute viene chiarita dalla legge Gelli-Bianco che stabilisce: “Il Difensore civico, nella sua funzione, può essere adito gratuitamente da ciascun soggetto destinatario di prestazioni sanitarie, direttamente o mediante un proprio delegato, per la segnalazione di disfunzioni del sistema dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria”.
E’ prevista, altresì, la possibilità di acquisizione digitale degli atti relativi alla segnalazione, riservando però alla legislazione regionale la definizione dei poteri e modalità di intervento del Difensore civico qualora sia ravvisata la fondatezza della segnalazione. La Legge Gelli ha, pertanto, inteso conferire ulteriore ruolo e funzioni al Difensore civico regionale quale organo a difesa di cittadini che ritengono di essere vittime di abusi o disservizi nel contesto dei servizi sanitari, fungendo così da tramite con le istituzioni.
RISCHI
Anche gli operatori sanitari, – esposti durante l’attività al rischio aggressioni (riconosciuto “Rischio Maggiore” dal Centro Europeo della Medicina delle Catastrofi della Repubblica di San Marino), – possono rivolgersi all’Ufficio del Difensore Civico Regionale, nella sua qualità di Garante della Salute dei cittadini.
L’operatore sanitario di una struttura sanitaria, pubblica o privata, attiverà in questo modo controlli e approfondimenti in quanto il rischio aggressioni nello specifico comparto lavorativo è rischio sul lavoro, come ha precisato anche la Corte di Cassazione. Trattandosi di un rischio maggiore, il rischio aggressione compromette la salute del lavoratore della sanità dando luogo potenzialmente sia a danni per la sicurezza (infortuni sul lavoro) sia a danni per la salute (malattie professionali).
L’azione del Difensore Civico per migliori condizioni socio-ambientali di medici ed infermieri e di tutto il personale sanitario appare oggi un utile rimedio anche contro l’emorragia dalla medicina di urgenza.
Dott.ssa Francesca Beneduce
Giornalista, criminologa, esperta di politiche paritarie e di genere,
Valutatrice Performance P.A
Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) di Consiglio Regionale e Enti Locali.