IL DIFENSORE CIVICO NELL’EPOCA DEL COVID
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Nov 20, 2020 | News | 0 commenti

Il Difensore Civico Avvocato Giuseppe Fortunato ha evidenziato l’urgenza di garantire assistenza e di dare trasparenza, con informazioni pubbliche e certe, alle misure restrittive che causano un crescente disagio ormai ben visibile dei Cittadini.
Le nuove restrizioni dovute alla pandemia Covid pongono dei limiti alla libertà dei cittadini. Ciò è comprensibile vista la condizione sanitaria in cui volge il nostro Paese.
I cittadini sono consapevoli dei rischi che si presentano nel non seguire le disposizioni date dal Governo in merito al distanziamento sociale e all’indossare la mascherina.
Ciò a cui non è stata data la giusta luce e a cui invece il Difensore Civico Avvocato Giuseppe Fortunato pone l’attenzione è lo stato di abbandono vissuto dai cittadini.
Vengono ad esempio poste delle regole relative al lavoro da casa e didattica a domicilio ma non viene data la giusta assistenza ai genitori.
Si pone quindi il problema di come due genitori, che hanno bisogno di lavorare per provvedere al bene della loro famiglia, possano contemporaneamente assistere i propri figli nella didattica a distanza e portare avanti il proprio lavoro. E tutto questo senza includere la cura per la casa e tutto ciò che ne concerne.
Il Difensore Civico Avvocato Giuseppe Fortunato nel suo affermare che i cittadini non sono sudditi mette il dito nella piaga senza remore.
Sono state infatti disposte delle regole dalla Regione senza considerare come assistere e dare supporto ai cittadini in difficoltà. Tutto questo condito con una rete di informazioni confondenti e allarmanti.
È vero infatti che si è passati da uno stato di massima allerta a uno scenario più tranquillo per poi tornare rapidamente alla situazione critica.
Le comunicazioni date sono spesso confondenti e ciò causa ulteriore panico nei cittadini.
La preoccupazione è legata anche al contesto sanitario in quanto molti ammalati sono stati lasciati alle cure domiciliari per mancanza di posti letto negli ospedali.
Sono davvero in grado i cittadini di prendersi cura di loro stessi o degli ammalati?
La domanda che sorge spontanea è perché nei mesi trascorsi dalla fine della precedente quarantena ad ora non siano stati apportati miglioramenti ed ampliamenti alle strutture ospedaliere per garantire il funzionamento in caso di risalita dei contagi. Questi interventi non sono avvenuti o comunque non sono stati sufficienti a garantire un supporto alle strutture ospedaliere che già soffrono per mancanza di risorse.
I Cittadini si vedono schiacciati da tutte queste mancanze e complicazioni conseguenti alle decisioni prese dalla Regione e dal Governo.
Molti vivono con il terrore di non riuscire ad andare avanti con il proprio lavoro per sostenere le proprie famiglie. Stanno particolarmente soffrendo le piccole imprese che rappresentano il cuore dell’Italia e coltivano il Made in Italy.
I Cittadini sono sull’orlo della disperazione ma non sono soli.
Con il suo puntuale intervento il Difensore Civico Avvocato Giuseppe Fortunato non sorvola sulle mancanze e sui disagi che gravano sui Cittadini e chiede che venga evidenziata per ogni misura restrittiva il nesso. Era necessario denunciare il male funzionamento dell’organizzazione che si sta vivendo in questo periodo di crisi. È certo che questo momento definirà un grande cambiamento nel nostro stile di vita e nel nostro Paese come anche nel resto del mondo, ma questo non significa soccombere alle ingiustizie.
I provvedimenti resi dalla Regione e del Governo devono essere calibrati secondo le possibilità reali dei cittadini. Questo significa garantire la giusta assistenza laddove necessaria.
La mancanza di ascolto dei cittadini da parte del Governo è l’evidente anello mancante per una riuscita positiva della sopravvivenza del Paese al Covid. Manca la consapevolezza delle necessità che in questo momento in particolare urgono per la serenità della popolazione.
Il Difensore Civico Avvocato Giuseppe Fortunato si pone dal punto di vista dei cittadini e chiede chiarezza sulle restrizioni comandate, illustrandone gli effetti, accompagnate dall’assistenza necessaria.
I Cittadini desiderano affrontare con piena conoscenza e superare l’emergenza Covid e soprattutto desiderano sopravvivere senza incorrere in disastri economici, crolli emotivi e tragedie. Assistiamo ad una grande ondata di suicidi dovuti alla cessazione delle attività e al fallimento delle piccole imprese.
Se le Istituzioni non prendono atto di questa situazione, alla fine dell’emergenza Covid dovremo affrontare l’emergenza della disperazione umana.

di Laura Donato

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