CITTADINI E OPERATORI SANITARI CON IL DIFENSORE CIVICO
aggressioni al pso

Feb 20, 2023 | News, News | 0 commenti

CITTADINI E OPERATORI SANITARI CON IL DIFENSORE CIVICO

Attraverso la Legge Gelli – Bianco, il legislatore ha sviluppato l’istituto del Difensore Civico, posto a garanzia e tutela del cittadino, con il compito precipuo di tutelare il Diritto alla Salute.
Oltre i singoli Cittadini, lesi nei loro diritti,  possono rivolgersi al Difensore Civico gli stessi operatori sanitari.
Da qualche anno ormai i “Pronto Soccorso” dei presidi ospedalieri, ma anche le guardie mediche ed in generale quelli che sono i presidi dedicati alla cura della salute alla persona, sono ritenuti pericolosi e ad alto rischio.
In essi è poco il personale, sono cattive le condizioni in cui si è costretti a lavorare, trionfa l’incuria dei luoghi.
Eppure i supporti normativi ci sono. Perché non vengono attuati?
Un valido contributo per sollecitare i lavori di messa in sicurezza delle guardie mediche e dei presidi sanitari più esposti al rischio può essere assicurato dai Garanti per il diritto alla salute, funzione presente nelle Regioni italiane e attribuita ai Difensori Civici ai sensi dell’articolo 2 della legge 8 marzo 2017, n. 24 (Gelli – Bianco).

GARANTE

L’importanza della funzione di Garante della Salute viene chiarita  dalla legge Gelli-Bianco che stabilisce: “Il Difensore civico, nella sua funzione, può essere adito gratuitamente da ciascun soggetto destinatario di prestazioni sanitarie, direttamente o mediante un proprio delegato, per la segnalazione di disfunzioni del sistema dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria”.
E’ prevista, altresì, la possibilità di acquisizione digitale degli atti relativi alla segnalazione, riservando però alla legislazione regionale la definizione dei poteri e modalità di intervento del Difensore civico qualora sia ravvisata la fondatezza della segnalazione. La Legge Gelli ha, pertanto, inteso conferire ulteriore ruolo e funzioni al Difensore civico regionale quale organo a difesa di cittadini che ritengono di essere vittime di abusi o disservizi nel contesto dei servizi sanitari, fungendo così da tramite con le istituzioni.

RISCHI

Anche gli operatori sanitari, –  esposti durante l’attività al rischio aggressioni (riconosciuto “Rischio Maggiore” dal Centro Europeo della Medicina delle Catastrofi della Repubblica di San Marino), – possono rivolgersi all’Ufficio del Difensore Civico Regionale, nella sua qualità di Garante della Salute dei cittadini.
L’operatore sanitario di una struttura sanitaria, pubblica o privata, attiverà in questo modo controlli e approfondimenti in quanto il rischio aggressioni nello specifico comparto lavorativo è rischio sul lavoro, come ha precisato anche la Corte di Cassazione. Trattandosi di un rischio maggiore, il rischio aggressione compromette la salute del lavoratore della sanità dando luogo potenzialmente sia a danni per la sicurezza (infortuni sul lavoro) sia a danni per la salute (malattie professionali).
L’azione del Difensore Civico per migliori condizioni socio-ambientali di medici ed infermieri e di tutto il personale sanitario appare oggi un utile rimedio anche contro  l’emorragia dalla medicina di urgenza.

Dott.ssa Francesca Beneduce

Giornalista, criminologa, esperta di politiche paritarie e di genere,
Valutatrice Performance P.A
Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) di Consiglio Regionale e Enti Locali.

Articoli correlati

DIFESA CIVICA E COESIONE

DIFESA CIVICA E COESIONE

La Difesa Civica si è andata consolidando, nonostante ad essa non sia stato riconosciuto ancora in Italia il rango costituzionale, come un ‘’potere terzo’’ per la Cittadinanza protagonista  nell’ambito delle istituzioni.  Come tale svolge una sua specifica funzione di...