Il 27 marzo scorso, il Difensore Civico della Campania, l’Avv. Giuseppe Fortunato, ha inviato ai massimi vertici istituzionali di Senato, Camera e della stessa Regione Campania, un’articolata e puntuale relazione sulle problematiche affrontate, le azione svolte ed i risultati conseguiti dal 14 luglio 2018, data di assunzione dell’incarico che qualcuno, sottolinea l’Avvocato, ha voluto metaforicamente accostare alla data della presa della Bastiglia, come simbolo di radicale cambiamento da una Difesa Civica essenzialmente clientelare ad una Difesa Civica che lotta per e con il Cittadino per affermare i principi fondamentali di giustizia e meritocrazia.
Nella parte introduttiva (La mia nomina e le nomine) viene ricordato il lungo e travagliato iter contenzioso con la Regione Campania, durato ben otto anni, e che alla fine dopo cinque sentenze del Consiglio di Stato lo ha visto prevalere grazie alla riaffermazione del principio delle nomine comparate. Principio fondamentale per “non mortificare e calpestare ogni professionalità”, per trasmettere ai giovani il messaggio che competenze ed esperienze non possono soccombere dinanzi alle raccomandazioni”.
Il Difensore civico continua elogiando la professionalità e lo spirito di sacrificio dei funzionari dell’Ufficio e la determinazione e la convinzione di tutti sulla necessità di promuovere un “miglioramento della pubblica amministrazione campana senza limitarsi ad essere una specie di Ufficio Lagne”. Ed ecco l’invito ai Comuni di costituire i Comitati Unici di Garanzia (essendo stati soppressi nel 2010 i Difensori Civici Comunali), di nominare il responsabile della protezione dei dati personali e il Difensore Civico della Città metropolitana di Napoli. Positivi anche i risultati di sprone per l’aumento della presenza femminile nelle giunte delle amministrazioni locali. “I Comuni hanno mostrato un’ottima capacità di allineamento” e questo costituisce per la Campania un confortante risultato in termini di Difesa Civica.
In tale contesto, l’Avvocato Fortunato richiama l’attenzione sulla pressante esigenza dell’istituzione della figura del Difensore Civico Nazionale, che come in altre Nazioni, svolga una coordinata azione di tutela del Cittadino “avverso le disfunzioni, gli abusi e le omissioni di pubbliche amministrazioni centrali e periferiche”.
La relazione evidenzia, tra gli impegni più pressanti, la trattazione dei ricorsi dei Cittadini campani. Ricorsi che sono sempre stati gestiti tenendo conto della cultura locale, del contesto sociale, “guardando alla vita, alla persona, al suo tempo”, alla difficoltà di contatto, in genere, tra Cittadino e Pubblica Amministrazione”.
Dal 1 luglio al 31 dicembre 2018 sono pervenuti presso l’Ufficio del Difensore Civico da parte di cittadini e/o loro Associazioni e di Enti di varia natura, 141 ricorsi per un totale annuo di 281 ricorsi.
Nello stesso periodo sono stati protocollati 3577 atti per un totale annuo di 3877 ed emessi 11 Decreti di cui 4 per Commissari ad acta.
Sono pervenute, inoltre, n. 22 istanze (denominate segnalazioni) in materia sanitaria inerenti lo specifico ruolo del Difensore Civico di Garante del Diritto alla Salute. Pur in carenza di specifici poteri, personale e risorse, tutte le segnalazioni sono state trattate con grande attenzione e, in tale contesto, sono state affrontate “questioni generali di malasanità riguardanti i talassemici e gli autistici nella Regione”.
“Altri punti concreti emersi su cui riflettere” e che hanno comportato azioni del Difensore, riguardano tra l’altro la prevenzione degli incendi estivi, l’accesso rapido ad atti indebitamente negati a tanti cittadini, talune sconfitte inferte all’abusivismo speculativo, l’abbattimento di decine di barriere architettoniche, il rispetto da parte di INPS, INAIL e Comuni della normativa sul lavoro casalingo, e, per la scuola, la comunicazione preventiva delle bocciature dei ragazzi alle famiglie, il peso degli zainetti, le pagelle anche ai genitori affidatari non conviventi, e ancora l’inquinamento acustico, la sollecitazione alle pubbliche amministrazioni per il pagamento dei crediti alle imprese. Per quest’ultimo aspetto il Difensore Civico “vuole contribuire a rompere il circuito vizioso ( in cui si sviluppa anche l’usura) e dare vita al nuovo circuito virtuoso della produttività e dello sviluppo occupazionale”.
“Nel nuovo rapporto fra Cittadini e amministratori locali è imprescindibile, tra l’altro, un codice deontologico per gli amministratori; nomine trasparenti con preventiva pubblicazione dei curricula; una figura di Garante Comunale che si occupi di Pubblica Amministrazione, tributi, infanzia, detenuti, emigranti, pensionati, referendum abrogativi e propositivi, diritti di petizione garantiti per i cittadini” ecc.
Al termine della Relazione, l’Avv. Fortunato ricorda come l’iter per ottenere il riconoscimento da parte del Consiglio Europeo della Macroregione Mediterranea sia ufficialmente iniziato, anche se con un ritardo di nove anni, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania del Decreto n.89 del 29 nov. 2019, a firma del Difensore Civico campano, designato quale Autorità Amministrativa procedente e formalizzatrice della Macroregione.
Le parole finali sono di ottimismo e di speranza per il futuro della società civile e di convinta importanza del ruolo del ruolo della Difesa Civica per conseguire tale obiettivo:
“Da questa rilevante azione partecipata e dalle descritte concomitanti esperienze per la partecipazione vedo forte l’impegno di tanti Cittadini ad agire in prima persona per costruire, dal basso, una pubblica amministrazione nuova, pienamente del cittadino e, quindi, a servizio del Cittadino. L’azione della società civile mi fa ben sperare e certamente il Difensore Civico è il formidabile alleato in tale percorso”.