Teresa Anjinho e la missione di restituire fiducia alle istituzioni dell’Unione
Un nuovo volto per la cittadinanza europea
Con l’elezione di Teresa Anjinho a Mediatrice europea nel febbraio 2025, l’Unione Europea ha affidato a una giurista esperta in diritti umani e giustizia amministrativa il compito di rafforzare la fiducia tra cittadini e istituzioni. Eletta con 344 voti dal Parlamento europeo, Teresa Anjinho ha assunto l’incarico con l’obiettivo dichiarato di promuovere una cultura della buona amministrazione e della trasparenza. Il suo mandato, della durata di cinque anni, nasce in un’epoca segnata da forti richieste di responsabilità pubblica e accesso all’informazione.
Cresce la richiesta di trasparenza
Nella sua prima relazione annuale, Anjinho ha segnalato che il 42,2% delle denunce ricevute riguarda l’accesso ai documenti e la trasparenza istituzionale. Tra le istituzioni più coinvolte figura la Commissione europea, criticata per ritardi e ambiguità nella gestione delle informazioni pubbliche. “Non siamo semplici cani da guardia amministrativi,” ha dichiarato la Mediatrice, “ma un ponte tra i cittadini e le istituzioni”.
Indagini proattive sui conflitti di interesse
Una delle prime iniziative ha riguardato un’indagine sul fenomeno delle porte girevoli, ossia il passaggio di ex funzionari europei in aziende private con potenziale rischio di conflitti d’interesse. “Si può fare di più,” ha affermato Anjinho, “soprattutto per superare i ritardi nella trasparenza da parte della Commissione”.
Verso un’Unione più inclusiva
Un altro obiettivo strategico è migliorare l’accessibilità e raggiungere gruppi vulnerabili e cittadini sottorappresentati. L’intenzione è quella di sviluppare strumenti digitali inclusivi, garantire un linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori e rafforzare la rete tra il Mediatore e altri attori europei, in particolare organizzazioni civiche.
Il ruolo centrale del Mediatore europeo
Dal 1995, il Mediatore europeo rappresenta una risorsa chiave per monitorare la qualità della governance nell’Unione. La sfida del mandato 2025–2030 sarà coniugare efficienza istituzionale e diritti individuali, trasformando le aspettative dei cittadini in risultati concreti. Teresa Anjinho ha inaugurato il suo mandato con uno stile deciso, dialogico e inclusivo: un segnale forte per un’Europa più trasparente e responsabile.
Loredana Amore